Red Dwarf

Una spumeggiante serie prodotta dalla BBC fra il 1988 ed il 1999, con un seguito fino al 2020, mai approdata, purtroppo, in Italia.
Impostata come una sitcom a basso costo, narra le spassose avventure di una improbabile e mal assortita crew a bordo del Red Dwarf, una gigantesca nave spaziale terrestre che in seguito ad un disastroso incidente nucleare a bordo, vaga senza meta nello spazio profondo da tre milioni di anni.
Permeata da un pungente umorismo tipicamente inglese, la serie si sviluppa il 13 gustose stagioni. Non faccio spoilers, sarebbe un peccato… si trova su Amazon un po’ a cofanetti, un po’ a singoli DVD o BlueRay, a cifre ragionevoli. Vi consiglio di guardare perlomeno il primo episodio, pilota, che si trova su liberamente YouTube cercando “Red Dwarf US Pilot (1992)”. I sottotitoli sono in inglese, ma è meglio lasciarli, perchè alcuni protagonisti parlano slang poco comprensibili. La traduzione automatica in italiano rende il tutto comunque abbastanza comprensibile.

Google Pixel 8a e Astrofotografia

Approfittando di uno dei pochi giorni in cui non pioveva, sono andato in Panarotta, per provare a vedere la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS.
Sono rimasto talmente colpito dalla fotografia che ha scattato il Cionki con un Google Pixel 8, che alla fine ho preso il modello “base”… lo ho trovato a 375 euro spedito… un prezzo ragionevole.
La modalità astrofotografia è impressionantemente semplice ed efficace.
Basta inquadrare la porzione di cielo che ci interessa, col telefonino su un cavalletto, o appoggiato stabilmente a qualche cosa, selezionare “foto notturna” dalla fotocamera, scegliere l’ingrandimento (0.5-1-2), aspettare che il simbolo “luna” sul display diventi “stelline”, cliccarlo ed aspettare quattro minuti.
Non serve mettere a fuoco, non serve regolare esposizione o diaframma, non serve nessun intervallometro…
In quattro minuti la fotocamera scatterà una marea di fotogrammi, regolando tutti i parametri da sola, e alla fine otterremo un breve time-lapse di un secondo, ed una immagine del singolo fotogramma “migliore” sia in JPG che in RAW, avendo prima abilitato la modalità raw nelle impostazioni.
Il risultato è impressionante.
Dopodiché possiamo, dal menu Foto del telefonino, andare a fare la post-produzioni che ci garba.
Possiamo croppare, tagliare, lavorare su vivezza, luminosità, luci, ombre e molto altro.
Possiamo applicare filtri da una rosa molto ampia, ce n’è per tutti i gusti.
Possiamo aggiungere scritte, linee ed altro ancora.
Praticamente tutto quello che facevo con Photoshop… ma direttamente dal Pixel.
Insomma, una figata assurda 🙂

Tutto questo è stato fatto direttamente sul telefonino 🙂 Volendo avrei potuto anche pubblicarlo direttamente da li su WordPress… molto, moooolto fiko 🙂

SOS i mostri uccidono ancora (1966)

Un film che ho visto da piccolo, che mi ha spaventato più di Belfagor…

Indubbiamente mi è rimasto impresso tanto da piacermi tutt’ora…

Col vizio tutto italiano di scombussolare il titolo originale per attirare maggiormente lo “sfizioso” pubblico nostrano…

Disgustosamente “British”…

Un B-movie in coda ai B-movies, buio, girato nemmeno in economia, direi quasi in “modalità provvisoria”, informaticamente parlando…

Lento, prevedibile, fastidiosamente ingenuo ed incoerente…

Eppur bellissimo, con un inaspettato finale a sorpresa, che per quegli anni era una doccia fredda 🙂

PETSCII BBS Amarcòrd

Alla luce dell’esperienza maturata nel secolo scorso, il candidato si colleghi ad una BBS petscii usando un Commodore64 ed un modem su user port, a 300 bps via wifi, con i comandi AT&T… 🙂

Collegamento ad una bbs petscii col Biscottone, con un “modem” wifi basato su esp32 sulla user port. Navigare con la velocità degli anni ’80, a 300 bps è un pochino anacronistico, ma fa tornare in mente molti ricordi… quando si scrivevano i comandi at&t al terminale, e si impostava il protocollo di download… e le schermate apparivano riga dopo riga, pian pianino…

Amarcòrd… 🙂

In quegli anni ormai lontani come eoni, non esisteva Internet per noi comuni mortali italiani… ma esistevano le BBS, sul circuito di Fidonet, e le BBS dei pirati, imboscate in casa di arditi nerds, come la mitica Shadow BBS… e c’erano le BBS in petscii, quelle che il Commodore64 poteva “leggere”. Bisognava comperare un costosissimo modem, oppure costruirsi una interfaccia rs232 per il Commodore, e attaccarle un accoppiatore acustico autocostruito a 300 bps… da studentello spiantato che ero, allora optai per la seconda, più impegnativa da realizzare, ma infinitamente più economica, per la semplicità dell’elettronica del tempo. E così fu… ma in quegli anni esistevano le chiamate interurbane, costosissime, e non c’erano bbs nella mia città… così mi toccava chiamare in teleselezione a Rovereto o a Milano, spendendo più di quanto sia lecito per un piccolo nerd in erba 🙂

Così la mia avventura con le BBS fu più che sporadica. Ma il ricordo delle “toccate e fuga” in piena notte è tornato a galla in un istante, quando ho visto un modem wifi da attaccare al buon vecchio Biscottone, a 25 euro…

Avventura 1

Erano i tempi in cui Dungeon&Dragons si affacciava in Italia sul panorama dei giochi da tavolo, proponendosi in una accattivante confezione rossa. Si conosceva ben poco dei GDR qui da noi, all’epoca.

E fu così che mi trovai per le mani una copia di Avventura 1 per il Commodore64, un piacevolissimo GDR dal motore molto semplice ma avvincente. Ci ho giocato una infinità di volte, ho imparato le tattiche vincenti, e quelle rischiose ma remunerative…

Ancora oggi quando voglio rilassarmi e coccolarmi per una serata, lo carico e mi perdo in mille battaglie fra Orchi, Coboldi e Serpenti alati… sgraffignando ori e tesori a destra e a manca, col fido Thoralf 🙂

La storia di questo gioco è controversa ed è stata misteriosa per lungo tempo. In rete si trovano tuttavia le risposte alle annose domande 🙂

Si trova sia la versione originale che una rivisitata in tempi moderni, sia in italiano che in inglese, oltre che ad un paio di cloni scopiazzati ad hoc dal lavoro dell’autore, Alessandro Castellari, scomparso nel lontano ’98…

Desiderio e capriccio

This is my latest beautiful toy… a PICOZX, with keyboard, LCD screen, VGA output and Kensington emulation on USB… powered by a smartphone power bank, you can play with it for hours and hours and hours.. 🙂

A little nerd, a little geek, a little freak…

A whim? Surely yes… but who cares, I’m grown up now, I can buy the toys I love on my own, I don’t need Santa’s support anymore 🙂

Ecco il colpevole… malefico vecchio fragile Sid

Il Commodore 64 che ho comperato su Ebay è arrivato stamattina. Purtroppo un temporale estivo ha arrostito il biscottone che mi ha fatto compagnia nel lockdown. E’ vero… non c’era bisogno di comperarne un altro… fra FPGA, retro consoles ed emulatori vari, avrei potuto giocare in scioltezza senza tante menate… avrei anche il Raspberry… su cui gira il BMC64, un baremetal fork del Vice che è un bijoux… fiko assai… lo attacco alla tv in HDMI e via…

Ma non è la stessa cosa… giocare su una macchina fisica degli anni ’80, collegata ad un tubo catodico antidiluviano… sentire il vellutato click meccanico dei tastoni ultraquarantenni… no, è proprio un’altro sport… 🙂 E poi avevo appena comperato una succulenta Easy Flash II… eh, no, cacchio… la sfiga videoludica va affrontata con una buona dose di PPS (Peter Pan Syndrome)…

E così mi sono deciso… ravanando nel nerd-web ho trovato un bel biscottone ad un prezzo tutto sommato ragionevole… no, non è vero… ragionevole una cippa… con ‘sta mania del vintage la “roba vecchia” che ammuffiva inesorabilmente da decenni in oscure cantine ora la vendono online a cifre folli…

Vabeh, non giriamoci troppo attorno. Clicco su “compra subito”, litigo un po’ con l’interfaccia di PayPal che non si fida proprio di me… ed è fatta… sisi, lo ho proprio comperato… e ho fatto tutto da solo! 🙂

E gongolavo… gongolavo saltando sul letto come una collegiale in overdose di Dr. Pepper, in fremente attesa del dolce scampanellare tipico dei corrieri che ti conoscono…

Immaginate la delusione quando, dopo aver attaccato tutti i cavi e caricato H.E.R.O. (uno dei miei 400 giochi preferiti) , mi accorgo che qualcosa non quadra… il gioco parte, ma la musica è “sbagliata”. Tre voci del SID (il processore audio del C64) fanno il loro dovere, ma la quarta emette una sola nota continua… fastidio! Mi si accartocciano le orecchie ed altri accessori. Ma cacchio… capperi… poffarbacco… il SID è fritto… naaaaaa…. ma che scazzosissimo scazzo… aveva scritto “funzionante”, il tizio… forse era sordo… ma nooo… ma daiiii… pork#!!@… 🙁

Fortuna vuole che ravanando negli scatoloni del “può sempre servire” mi capita in mano un bel SID forse ancora funzionante… bene! Occhialetti da cardiochirurgo, cacciavite sonico di Aliexpress e via! Si smonta, si pulisce, si cambia il chippettone, si sostituisce la pastella termica, si richiude tutto, si mettono da parte le viti che avanzano (avanzano sempre, è per quello che ne mettono molte), si riapre perchè ci si è dimenticati di ricollegare il cacchio di connettore del LED, si richiude di nuovo, hummm… si guarda dentro dai buchi per assicurarsi di aver riattaccato tutto bene, e si accende il Calcolatore Elettronico…

Bene, non sta fumando… è buon segno… sempre se l’elettronica non fuma è buon segno. Il gioco parte, parte la musichetta… e… eeee…. SIIIII!!!!! Funziona! Come un orologio svizzero a un MegaHertz!