Orione in Panarotta

5 Dicembre 2024, Panarotta, piazzale alto, temperatura -7 Celsius…

un freddo becco, ma un cielo estremamente terso…

E’ così che decido di passare la mia prima notte da “astrofotografo” 🙂

Quindi piazzo il cavalletto fuori dal finestrino della Picasso, ci metto su il Google Pixel 8a, lo imposto su “Foto notturna”, punto Orione sopra i pezzi, scatto, tiro su il finestrino e mi metto comodo, al calduccio… ci vorranno 4 minuti e 6 secondi perchè il telefonino completi il suo lavoro, producendo un timelapse di circa un secondo ed uno scatto raw dopo aver fatto lo stacking di 16 foto fatte automaticamente… a quel punto abbasso il finestrino e scatto di nuovo…

Dopo un paio di ore ho ottenuto diversi filmati di un secondo circa, che ho montato in sequenza con iMovie. C’è uno stacco fra un filmato e l’altro, perchè il telefonino ripete tutta la procedura ogni volta, e per 6 secondi non scatta. Devo provare a togliere qualche automatismo ed impostare in manuale alcuni valori, potrebbero snellire la faccenda ed evitare gli stacchi.

HD su Instagram

Avevo il telecomando bluetooth… potevo prenderlo e risparmiarmi un po’ di freddo 🙂 Poi ho scoperto un software di intervallometro… la prossima volta gli faccio scattare tutta la sequenza in automatico 🙂

Una plenottica “vintage”

Nel 2012 la Lytro Inc, società californiana, mette in produzione una piccola digitale compatta plenottica.
1,2 megapixel, schermo touch da 1,52″, zoom ottico 8x e apertura f/2.0
La piccola Lytro era in grado di scattare una foto con svariati piani focali, selezionabili in post-produzione col suo software dedicato.
Lytro Inc. chiude i battenti nel 2018.
Ne avevo una, ma all’epoca per far girare il suo software ci voleva un pc troppo potente. Il mio non lo era. Così feci un baratto, con un bellissimo obbiettivo fish eye Samyang da 8mm per la Nikon.
A distanza di 10 anni ne ho trovata una su Ebay, a poche decine di dollari, a San Diego. Probabilmente li ne hanno vendute molte 🙂
Oggi ho un computer sufficientemente cattivo per sfruttarla 🙂

Takahashi FCT-65D primo Sole

Primo Sole per il piccolo Taka FCT-65D, con un prisma di Hershel Sky Rover da 2″ ed un interessante zoom Svbony 3-8mm clickstop parafocale, economico ma bellino assai. Filtri ir/uv cut e Baader Contrast Booster. Sotto al sedere del Taka una Haz31, alimentata da una batteria 12V 6000mAh LiFePO4, col suo cavalletto in carbonio ed una mezza colonna cinese bellina bellina… 🙂

Sotto al sedere mio uno sgabello spaziale “foldable” tutto arcobaleno 🙂

La foto del Sole è un po’ una schifezza, non rende l’idea della nitidezza… ho solo appoggiato il telefonino all’oculare.. 🙂

La prima luce la ha vista con la Luna, il giorno prima che nevicasse. Ma una turbolenza assurda ed un seeing pessimo non hanno permesso di farlo lavorare come si deve. Oggi sul Sole è stato strepitoso. Nitidissimo, incisissimo, il cromatismo della foto del Sole viene dall’oculare zoom che per essere economico è risultato sorprendentemente bello, nitido ed inciso.

Stasera esco per la Luna, e alla prossima Luna Nuova il “vero test” da un cielo buio; penso sul Brocon… ma so già che sarà perfetto. Meccanicamente ed otticamente un gioiellino. 

Provato anche in terrestre, puntandolo al Forte Spitz Vezzena da Levico… wow! 

Non ho tirato gli ingrandimenti, il Sole era ormai basso. Ma lo ho provato coi miei ortoscopici, sia moderni che giapponesi “vintage”, 66-80 ingrandimenti… bellissimo! Con l’inseguimento della Ioptron poi è una pacchia starsene comodi a guardare 

🙂

Notturno di leprotti in Panarotta

Ogni volta che vado di notte in montagna, per osservare il Cielo Notturno, mi capita di incontrare, specialmente scendendo ad ore tarde, animaletti del bosco che si aggirano lungo la strada.
Così ho deciso di montare il visore notturno in macchina, e registrare i casuali incontri…
Il “collaudo” lo ho fatto poco dopo la Luna Nuova, andando in Panarotta per provare un po’ di riprese col Pixel 8A…
La caccia non è stata particolarmente fortunata, niente caprioli, daini, cervi, tassi, volpi, lupi od orsi.. solo alcuni simpatici (e gustosi… hahaha) leprotti 🙂


Il visore in questione è un Akaso Seemor 200, che oltre al classico bianco e nero, ha una modalità “AI” con la quale ricostruisce i colori di quanto inquadrato. Non male 🙂

Acquisti da Black Friday

Gironzolando su Aliexpress ed Amazon durante il Black Friday, capita di trovare cose interessanti a prezzi molto bassi. Molta “roba cinese”, ma qualcosina di buono si trova 🙂

Il binocolone è un Borwolf zoom 20-60×70. E’ arrivato incredibilmente collimato, cosa da non dare mai per scontata. Ben fatto, robusto, bella finitura ruvida, non è un plasticone, ottimo grip. Questo tipo di binocolo non ha l’attacco per cavalletto centrale sulla barra di rinforzo, perchè non ha la barra di rinforzo come i 20×80. Ha i due obbiettivi “liberi”, semplicemente avvitati nel corpo del binocolo, e questo lo rende estremamente sensibile alla scollimazioni. Basta una botta, o basta anche riporlo male per far “saltare” la collimazione, che comunque si risistema facilmente su questi binocoloni. Viene fornito con un supporto per cavalletto, in plastica, da avvitare sul foro anteriore centrale, coperto da un tappino. Il. foro sul binocolo non ha proprio un ottimo filetto, si fatica un po’ a fissarlo, ma basta usare un po’ di cura e gentilezza e si fissa… è pur sempre uno strumento ottico, non una zappa 🙂 Il supporto è abbastanza rigido, ma c’è di meglio. Le lenti, da 70mm appunto, hanno un trattamento verde leggero, l’interno dei tubi è ben annerito e diaframmato, non presenta riflessi fastidiosi.

Lo zoom non è parafocale, ma la leva di comando è molto comoda. La messa a fuoco centrale e diottrica risulta molto dura, come sempre sugli strumenti cinesi, per via della “colla cinese”, un lubrificante molto denso che col freddo indurisce parecchio. Come tutti i binocoli zoom il campo non è molto, ma la visione è nitida ed abbastanza luminosa, il cromatismo c’è ma non è fastidioso, e sbanana pochissimo. Buono il contrasto. Non male direi, per 53 euro spedito, su Aliexpress.

La testa è una Andoer Q08S. Bellissima, leggera, tutta in metallo, con movimenti molto fluidi e ottima frizione. Presa su Aliexpress per 23 euro, un best-buy. Regge il confronto a testa alta con la mia vecchia Manfrotto 🙂 Ho aggiunto al fissaggio del supporto sul binocolo un paio di “prolunghe”, alcuni centimetri, per spostare il binocolo un po’ indietro ed evitare di avere la leva della testa proprio fra i denti 🙂

Il cavalletto è un Victiv NT70, un po’ plasticoso, ha la colonna regolabile a manovella. La colonna è in plastica, quindi traballa un po’… ma tenendo con una mano la leva della testa e con l’altra la colonna, la visione risulta molto stabile. La colonna regolabile a manovella è estremamente comoda perchè permette di regolare e variare l’altezza comodamente, osservando rilassati da seduti. La testa fornita di serie è decisamente scadente, tutta in plastica. L’unico aspetto positivo è che è inclinabile lateralmente. Sostituita subito con la testa fluida. Ma per 35 euro, su Amazon va benissimo da usare con un binocolo. C’è pure una piastra a sgancio rapido in più, anch’essa in plastica, e la custodia che è carina. Alla stessa cifra si può prendere un mini treppiede in alluminio telescopico, con una bella testa a sfera robusta, tutto in metallo, ma non con la colonna regolabile a manovella, che su un binocolone è “quasi fondamentale”. Quindi questo qui va benissimo. Probabilmente lo si trova anche in un qualsiasi negozio cinese alla stessa cifra o meno.

Laser per Minitrack

Questi puntatori laser verdi hanno l’attacco del loro supporto per canna di fucile, che ci sta perfettamente sul tubo di plastica del “cannocchiale polare” del Minitrack. Sono centrabili sui due assi con una brugola ed hanno una batteria al litio ricaricabile 14250 Bisogna comperare a parte un caricabatterie adatto.

Notte di Luna Nuova sul Brocon

E finalmente una bella uscita notturna di Luna Nuova, sul Passo Brocon, nel piazzale della Malga Arpaco.

Una serata un po’ improvvisata si è trasformata in un piccolo Star Party. Un seeing discreto un cielo terso e pochissima umidità… vin brulé, drezza mochena ed ottima compagnia. E una rassegna di strumenti notevoli, guidati dalle mani esperte di astrofili giunti un po’ da ogni dove 🙂

Cieli Sereni, alla prossima Luna Nuova! 🙂

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